Articoli

Ogni giorno ricevo tante segnalazioni, perché mi occupo di tutela dei cani di razza e contrasto ai trafficanti di cuccioli.

Questa storia è a dir poco incredibile, una serie di coincidenze che hanno messo insieme un destino a dir poco meraviglioso per due bulldog inglesi ormai anziani.

Ancora insonnolita, leggo le notizie inerenti al sequestro di quattro bulldog inglesi effettuato il 30 agosto dall’Associazione Nazionale Agriambiente Torino e da allora rinchiusi nel canile di Torino. Comincio a fare le mie prime mosse. Contatto i rescue di razza, purtroppo per svariati motivi non potevano prendere a carico queste 4 meraviglie.

Per giorni cerco di trovare loro una sistemazione, mi rendo conto fin da subito che non è un problema di facile soluzione, inizio a fare le mie telefonate, insisto, messaggi, e-mail e ancora messaggi ed e-mail, fino a che riesco a trovare un accordo con i responsabili del canile del comune di Torino, che ringrazio veramente per la loro serietà e correttezza. Purtroppo il sequestro era avvenuto in un’altra area, ma i cani erano a Torino e quindi il problema era solo esclusivamente burocratico.

Pubblicato l’annuncio comincio a ricevere tantissime richieste, quasi tutte per i due più giovani fino alla telefonata di Omar e Daniela.

“Noi volevamo adottare la coppia più anziana!”

E’ una frase che fa capire che dietro non ci sono solo due persone, ma c’è un cuore immenso e tanta sensibilità.

“Siamo disposti ad andare fino a Torino a vederli, anche questa domenica”. Mi dicono.

Inizio a far pressione, perché trovare persone che hanno già avuto esperienza con i

bulldog, che preferiscono donare amore ai primi più bisognosi e che vivono in un ambiente idoneo per due cani senior, non si trovano tutti i giorni e quindi spingo affinché possano, già la domenica 27 Novembre, fare visita e conoscerli. Il protocollo del canile è severo e io sono contenta di questa sicurezza in più. Arriva una veterinaria comportamentalista che valuta l’approccio tra canditati adottanti e bulldog. Scatta subito il feeling e ottimismo tra tutti. La femmina in quel giorno compie 10 anni. Coincidenza?

Parlo di nuovo con il responsabile il quale mi dice che farà una visita generale veterinaria ai due bulldog e che poi valuteranno il tutto. Mi dice che l’incontro è stato positivo.

Oggi la notizia arriva con questa foto, ero al supermercato, occhi lucidi, cercavo di sopprimere le lacrime di gioia.

 

La coppia dei due bulldog anziani in viaggio per la nuova vita. Per i segni che porta sul corpo il maschio probabilmente quella è la loro prima vita. Purtroppo la loro esistenza non è stata bella, usati per sfornare cuccioli e tenuti legati in cantina. Non sappiamo quanto gli resterà ancora da vivere, speriamo il più a lungo possibile, sappiamo però che ora potranno vivere una vita dignitosa con delle persone straordinarie che non finirò mai di ringraziare.

Nei prossimi giorni verranno valutate le adozioni per i bulldog più giovani.

Per motivi di privacy ho preferito non rivelare troppi particolari.

Questo è il momento di tutelare sia gli adottanti che i due bulldog.

 

Finalmente arrivati nella nuova casa, lunga vita a voi anime belle!

 

I segni del maschio sul corpo raccontano la sua triste storia.

Veronica Cucco

Presidente Radio Cinofilia Associazione Culturale 

 

Se ti è piaciuto condividilo
Se ti è piaciuto condividilo
Se ti è piaciuto condividilo
Se ti è piaciuto condividilo

Eh no, no, no. Non è nulla di quello che pensate, passare il Natale con un bulldog non è come passare il natale con un cane qualsiasi, ehhhh i bullgenitori già iniziano ad avere l’ansia da prestazione molti mesi prima.

“Amòòòòòò mancano solo 122 giorni al Natale… Ettoruccio nostro!!! Che je regalamo?

“Oddio nun ricomincià come l’anno scorso!”

“Amòòòò ho visto ‘na cifra de cose per Ettoruccio nostro, famo la riunione de famija che io me devo organizzà, mica posso incazzamme all’ultimo momento, li parenti devono sapè tutti come se devono comportà con Ettoruccio nostro, più mio che nostro.”

“Senti a me nun me contà tanto ‘o so già quello che devo fa invita chi te pare a cena io non vojo sapè niente!”

Chi ha un bulldog in casa, non è il cane che si adatta alla famiglia, ma è tutta la famiglia che si deve adattare al cane, Ettoruccio povero tesoro è buono come il pane, sono i bullgenitori fissati. Ettoruccio non solo è un vero e proprio membro della famiglia, ma a Natale diventa l’ospite d’onore.

Come ogni anno si organizzano i pasti tutti insieme si decide chi cucina cosa, si sceglie la casa dove stare, il decoro della tavola e i regali sotto l’albero per scartarli tutti insieme… Ettoruccio compreso.

Arriva il fatidico giorno della riunione in cui si decide tutto. Sono presenti i nonni, gli zii, qualche cugino e ognuno di loro educatamente prende la parola e propone il suo piatto forte. Arriva il turno della bullmamma di Ettore.

“Bene me piace tutto, me magno pure l’avanzi il giorno dopo, adesso v’ho fatto parlà a tutti ora tocca a me. Ettoruccio festeggia con noi!!!!!!”

Tutti zitti…

“Ahò ma che c’avete”

Prende la parola lo zio: “senti io je vojo tanto bene ar cane tuo, è bono come er pane, ma l’anno scorso m’ha asfissiato… scureggia troppo!”

“Ah zi sta bono che quest’anno ho risolto, me so comprata il dyson agli ioni praticamente leva tutte le puzzette, pure le tue zi. Anzi visto che c’ho st’aggeggio per far sentire a mio agio Ettoruccio mio, propongo la puzzetta libera, tanto co nonno dovemo tenè per forza er televisore alto e non le sente nessuno. “

Interviene la zia: “oh quest’anno datte ‘na carmata co i regali che quello che t’ho fatto l’anno scorso vale pe dieci natali”

“Oddio Zi che tirchia pe un majoncino de cachemire de Fendi che voi che sia! Quest’anno per ognuno di voi ho già scelto cosa regalerete a Ettoruccio mio!”

Dopo circa un’ora di lista regali, con tanto di spiegazione fondamentale per non incappare in giochi tossici, oppure inopportuni, i nonni crollarono sulla sedia, i genitori di entrambi iniziarono a giocare a carte facendo finta di ascoltare tutto il programma solo ed esclusivamente per Ettoruccio suo.

Arriva il fatidico giorno di Natale, tutti attenti a non far cadere nulla dalla tavola per paura di intossicare Ettoruccio suo con cibo umano elaborato 4×4.

“Ettoruccio lo so che vorresti magnà pure er nonno, ma te fa male! Aspetta amore mio che a mezzanotte famo i botti, oddio non volevo dì i botti, volevo di che scartamo i regalucci pe te, niente botti”

Ettore se ne fregava e continuava a stalkerare tutti sotto al tavolo uno per uno, la sua bulmamma fissava il nonno, l’unico più debole che si faceva convincere da Ettoruccio e Ettoruccio lo sa bene dove rompere con la zampa, il musso e frignare.

Finalmente il cenone giunge a termine, legato il frigorifero con le corde elastiche perché gli avanzi strabordavano, finalmente tutti intorno all’albero, tutti in attesa che Ettoruccio scartasse di sua zampa su volere della sua bullmamma tutti i regali, facendo sbroccare tutti i presenti.

Il nonno dopo il quinto regalo inizia a prendere i pacchi e a distribuirli urlando a tutti: “auguri auguri, c’ho sonno aprite sti cazzo de pacchi, auguri auguri…”

I regali di Ettoruccio erano una montagna tutti rigorosamente certificati sicuri originali, a nonna un paio di mutande, nonno la canottiera della salute ecc. Niente, il 25 dicembre per chi ha un bulldog non è più Natale, ma l’ennesima occasione per festeggiare il malato di bullite acuta.

w i bulldog!

Veronica Cucco

Se ti è piaciuto condividilo