La parola “bulli” già dice tutto, non a caso bullismo, si traduce con: comportamento da bullo; spavalderia arrogante e sfrontata. In partic., atteggiamento di sopraffazione sui più deboli, con riferimento a violenze fisiche e psicologiche attuate spec. in ambienti scolastici o giovanili. Lasciando da parte gli ambienti scolastici o giovanili e parlando del bulldog, le violenze fisiche e psicologiche avvengono dentro casa.

Già state con gli occhi sbarrati e le mani sui capelli vero?

Adesso vi spiego bene la mia affermazione, perché è ora di farla finita di giustificarli questi testardi, capoccioni, impuniti, dispettosi, tignosi, trallallero trallalà.

Cominciamo, io c’ho tutte le zampe, no scusate, volevo dire le gambe graffiate, voi no? Allora non è puro, il bulldog non sale sulle tue gambe, ci zompa, immaginate un chihuahua e un bulldog, già sento il dolore, quando rientro a casa che non mi vedono da due minuti esatti, perché ho deciso di buttare l’immondizia in solitaria, ti zompano sulle gambe senza un domani, prendono la rincorsa come i giocatori di rugby e stack, tu urli talmente tanto che sembra che qualcuno ti stia violentando! Pensa se lo lascio per due ore da solo! Non ti puoi vestire elegante con i collant e la gonna, perché te li strappa tutti. E tu che stai lì che non sai come fermarlo, da una parte esterna la sua felicità, sei un bastardo se provi ad interrompere la sua gioia, dall’altra i graffi sono tutti i tuoi. E questo non è bullismo e sottomissione? Poi sono tosti, hanno una forza immane, sembrano palle da basket dure e rimbalzano come matti. In quel momento non sai se ridere o piangere, sembri esaurita!

Io mi sento debole cazzo di fronte a tanto bullismo di felicità!

Parliamo della violenza psicologica, io ho la lombosciatalgia, lui, quello piccolo sul letto salta quando gli fa comodo, la sera che sono stanca, che fa? Appoggia le zampe anteriori sul letto e rompe i coglioni fino a che tu non ti scopri, scendi lo fai salire, mica è finita! No! Adesso arriva il bello, deve trovare la posizione che più lo aggrada, e indovinate dove? Addosso a me!!!! E questa non è violenza fisica e psicologica???

Non ci casco, non provate a dire di giustificarlo, pagatemi l’osteopata e lo perdono! A parte gli scherzi, sono pesanti, quando si muovono non sono per nulla leggiadri, ma goffi e chissà quanti di voi sono inciampati in un bulldog cadendo? Voi cranio , costole, tibia rotti e loro? Manco si sono accorti che avete inciampato grazie alla loro stazza…

Violenza psicologica a ora di pranzo e cena, parliamone, eh quanto vi sentite bastardi inside, se riuscite a resistere, ma il 90% di voi un pezzettino di pane col sughetto della carne no? Il problema che nemmeno dopo averglielo dato siete soddisfatti, perché il bulldog a differenza di tutti gli altri cani che masticano e se lo gustano, loro no! Sparisce! Vi guardate intorno pensando che magari è caduto, l’avete mancato e invece? L’ha aspirato e che soddisfazione c’è a dargli il cibo nostro, quello succulento? Nulla, infatti dopo tre millesimi di secondo è lì che ti stalkerizza con la faccia da morto di fame.

Il bulldog non ha i suoi spazi, ma i tuoi, se li conquista ad arte, c’è un mio amico che ha un bulldog mi chiama 20 volte al giorno, per condividere con me la sua passione io ormai lo chiamo rincoglionimento, beh Walter all’inizio era riuscito ad abituare il suo bullo nella recinzione, lui si trovava bene, mo ha scoperto la comodità del divano, che te lo dico a fa? Ok il bulldog è paraculo, perché riesce a impietosire il suo bullgenitore in una maniera straordinaria, adesso mi chiede consigli, no sul fatto che abbia già deciso di dormire sul divano, ma ha paura di uno spiffero nelle vicinanze del divano!!! E questa non è violenza psicologica???? Aspetto le vostre esperienze!

W I BULLDOG

Veronica Cucco

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Per prima cosa, non stai a comprà un chilo de patate, ma ‘na creatura, poi non è che piji, vai su internet e er primo che te capita lo appioppi alla tu regazza, quella te manna subito a fanculo! No! Se proprio voi regalà un cane pe Natale, famme ‘na cortesia, prima vai in un negozio de giocattoli, comprate un peluche, c’hai presente er tamagotchi? Ecco fa finta che a sto peluche lo devi sfamà almeno tre volte al giorno, sai che fai, lo sbudelli gli levi tutta la gomma piuma e gli fai lo stomaco, poi vai a comprà un sacco de crocchette da quarantacinque euri e gliele Continua a leggere

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Sapete quante volte in questi due o tre giorni ho pensato a questa enorme differenza? Tante ragazzi, giuro! Ho portato il gatto dal veterinario dopo un bel po’ di giorni che aveva rotto il bacino, cioè l’ho portato subito in emergenza, messo sotto antidolorifici e al riposo, poi ho aspettato l’appuntamento con l’ortopedico per l’intervento. Non ero in ansia, ho semplicemente seguito tutte le indicazioni del veterinario che ha azzeccato immediatamente la diagnosi. 

I bulldog so rognosi, manco poco, gli altri cani hanno un semplice raffreddamento? I nostri la polmonite ab ingestis…

“Dottò glielo dico io che c’ha, lo leggo sempre sui gruppi, nun è raffreddato er bullo mio, c’ha la pormonite ab indisgesta! Fidate! Co sti bulli ce se capisce poco!”

Il dottore quando vede entrare un proprietario di bulldog, ormai lo lascia parlare, se usa troppo il fonendoscopio, è per non sentire le cazzate che gli spara durante la visita… Continua a leggere

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Eh, è sempre un problema! Lo so già vi ho innescato la domanda”dove lo lascio?”

“A ma quanti semo a pranzo?”

“Tutti!”

“Tutti che vordì?”

” ‘Na quarantina i soliti…”

“Me cojoni, che hanno proliferato e non m’hai detto niente? Chi so i venti in più dell’anno scorso?”

“So i nipoti che adesso magnano a quattro ganasce?”

“Apposto e mo Ettore a chi lo lascio a Natale? Nun te inventà niente che te lo ricordi l’anno scorso si?”

“Ahò se nun lo voi portà che te faccio io?”

“A ma per me è un problema no er cane mio, ma li parenti che me lo inzeppano de schifezze e io sto con l’ansia che me se sente male!”

“Lo rinchiudi dentro il ripostiglio”

“No dentro al ripostiglio te ce chiudo tutti li parenti de terzo grado che ogni anno vengono a scroccà!”

Il bulldog non lo puoi mettere nei pranzi di cinquanta persone, schiatta dopo mezzora che iniziano a mangiare, perché lui silenzioso infila la faccia in mezzo alle gambe di tutti mentre sono seduti a tavola, tutti i presenti non hanno mai avuto un bulldog, non gli frega una sega delle mille raccomandazioni fatte: “NUN JE DATE DA MAGNA’”

No! Credono che la padrona sia fissata lo guardano, notano gli occhioni languidi e gli rifilano, il grasso del prosciutto, perché oltre che fargli schifo, gli dà pure fastidio vederlo sul piatto, cazzo gli frega c’hanno la pattumiera sotto il tavolo ecologica. C’è anche quello che la crosta del pane gli sta sul cazzo, che fa?      Via dentro la pattumiera ecologica, tanto la padrona mica se ne accorge, poi che gli potrà mai fare un pezzettino di pane? La bullmamma vive il pranzo di Natale con la tensione a mille:

“Ettoreeeee, andò sta Ettore? Ce l’avete voi?”

Lo stalker che ti fa sentire una merda mentre mangi

Nessuno fiata qualcuno prova a bofonchiare qualcosa, ma tutti i presenti si sentono incolpa e se succede qualcosa al cane non vogliono prendersi la colpa ammettendo che era lì con loro.

“Me raccomanno, nun je date niente, che l’hanno scorso a momenti me more!”

Niente non sentono, non accettano un cane che suo malgrado non può mangiare avanzi a tonnellate. Sicuri del fatto che comunque il cane è grasso e pensano che chissà quanto mangia, la sua padrona è fissata e deve rompere i coglioni come tutti gli anni a Natale per attirare l’attenzione.

Ettoruccioè super felice a sentire pure il tortellino in brodo, toh guarda caso caduto per terra, meno male che Ettoruccio era lì pronto a raccoglierlo.

Torni a casa stressata e pensi a far mangiare il tuo cane, strano non ha appetito!!! Ma dai? Come minimo non lo avrà per una settimana con tutte le schifezze che gli hanno rifilato.

Dai retta a me, inventa una scusa invita i parenti e nun je dà da mangia un cazzo!

Veronica Cucco

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Wilma dodici anni di amore puro 

Non posso rimanere indifferente di fronte ad un miracolo del genere, ora in questo momento, avevo proprio bisogno di questo miracolo. Mi è bastata una foto per emozionarmi e farmi scrivere due righe, sono ancora debilitata, ma non posso aspettare. E’ un periodo in cui leggo solo cessioni, cessioni di bulldog di tutte le età, i più anziani sono quelli più a rischio. I bulldog sono esseri che dalla nascita fino alla loro morte, hanno bisogno di noi, sono esseri che vivono grazie al nostro amore, se impari ad amarli, ti ripagano il doppio, ma molte persone non hanno mai imparato ad amare, magari perché a loro volta non sono mai stati amati, o sono semplicemente egoisti e non riescono a vedere un bulldog come un essere senziente,  quindi quando il bulldog con l’avanzare dell’età comincia ad accumulare acciacchi, diventa un problema serio e molti purtroppo non se la sentono di seguirlo fino al suo ultimo respiro. Ho seguito storie di fattrici abbandonate incinte, abbandonate solo perché i cuccioli in pancia erano meticci, oppure bulli legati in strada perché anziani e con tumore. La mia troppa sensibilità a volte mi allontana dalla realtà, ma ormai sono in questo mondo e le brutte notizie arrivano, io provo a ribellarmi, ma quello che si subisce di fronte al muro dell’ignoranza è spesso estenuante. Sono troppo poche le persone che invano cercano di sensibilizzare chi si avvicina alla razza. Sono sempre le stesse che prendono parolacce, quando fanno capire che il mondo non ha bisogno di cucciolate casalinghe di bulldog con i rescue strapieni, sono troppo poche le persone che rispondono con razionalità di fronte all’ennesima discussione sull’importanza del pedigree. Tutto questo ti fa desistere fino a che ti soffermi in questa che io chiamo l’isola del paradiso o isola dell’amore. Un proprietario che sprigiona amore per la sua nonnina di dodici anni. Queste foto parlano da sole, un bulldog che arriva a dodici anni con il suo bullgenitore, mi apre un piccolo varco di speranza. Marta non ha adottato la sua Wilma, ma è con lei da sempre, da quando è nata. Quando si fa entrare un cane in casa, non bisogna mai pensare al momento euforico di un nuovo arrivo speciale, un cucciolo che mette allegria, ma bisogna sempre mettere in conto, che loro purtroppo non vivranno a lungo con noi, quella maledetta breve vita che dilania ogni vero appassionato della razza, soprattutto se poi con l’avanzar del tempo arrivano le complicazioni. Wilma è una guerriera che sta vivendo la sua felicità con la persona che ha sempre provato un amore sincero nei suoi confronti, tutti i cani dovrebbero vivere dignitosamente una vita così, imparate ad amarli, arricchirete la vostra anima, lottate per loro fino alla fine. Non vi chiedono molto, solo la vostra vicinanza e affetto. L’amore incondizionato non deve mai essere a senso unico, ma a doppio senso, proprio come Marta e Wilma, loro unite per sempre. 

Veronica Cucco  

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