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Cari bullgenitori già vi immagino seduti sul divano o sul lettino al mare e avete iniziato a ridere perché già avete capito a cosa mi riferisco, vero?

Ebbene sì, come vi ho sempre detto, nella mia vita ho avuto tanti cani, mio padre ero solito raccogliere anche quelli abbandonati. Ho notato una semplice differenza. O trovi il cane ubbidiente che capisce tutto, oppure un cane che ti manda fuori di testa, perché piange continuamente e perché mangia tutto quello che gli capita a tiro quando è solo in casa. In pratica fai una fatica immane per insegnargli ad essere come il primo: composto e ubbidiente.

Il bulldog? Il bulldog non è un cane! Magari lo fosse almeno riuscirei a collocarlo in una delle due categorie sopra descritte.

Quando arriva in casa siete pieni di buoni propositi vero? Infatti credete che verrà gestito secondo il vostro volere.

Anche lui in apparenza è di buoni propositi è incredibile, ma farà esattamente tutto quello che gli chiederete i primi giorni.

Bello non sembra un angioletto?

Ehhh il bulldog ha il potere dei transformer, non fa un solo verso, quelli arrivano dopo, prima inizia con una metamorfosi facciale. Fateci caso, quando gioca ha la faccia (faccia non muso, sia chiaro!) da pazzo scatenato.

Poi ci sono momenti in  cui c’ha i cazzi suoi. Sguardo perso nel vuoto.

Tu lo vedi e pensi a quanto sia malinconico, no! E’ in stand by, approfittane non ti sta chiedendo nulla, dammi retta, lascialo così finché puoi, perché tra poco è ora di cena…

Il bulldog non abbaia, o lo fa solo quando è strettamente necessario, sembra proprio che ti stia facendo un favore!

Arriva il momento della cena. La vostra non la sua. Esiste la serie di film “cento sfumature di grigio” ed esistono le “cento sfumature di smorfie”! Solo i bulldog hanno questa grande capacità!!!!!

Quelle smorfie che ti entrano nelle viscere più profonde del subconscio fino ad arrivare all’inconscio. Vi ricordate la rottura di palle dei “bambini dei biafra” quando non avevamo voglia di mangiare? I sensi di colpa che ti facevano sentire sfigato, perché tu avevi troppo cibo e i bambini del Biafra che non sapevi manco come erano fatti e dove si trovavano no! Loro erano gli eroi della tua infanzia, perché tu che rifiutavi il cibo eri una pippa che si lamentava, loro invece no! Ecco il bulldog riesce a tirarti fuori tutti i sensi di colpa anche quelli più reconditi, col solo guardare la sua espressione silenziosa, interrotta da qualche scoreggia che senti solo te, perché lui non se ne accorge di nulla, nemmeno di quanto puzza.

Inizi a dire di no, a provare ad essere razionale, l’ultima volta che sei andata a letto con la razionalità lasciandolo come un cane bastonato, non hai chiuso occhio e quando è successo hai avuto gli incubi.

Se non riesce con lo sguardo, inizia a poggiarsi col muso sullo tue gambe… peggio!

Adesso ce l’hai proprio di fronte, che ti guarda fisso e guarda ogni tuo nervo e muscolo che si dal piatto alla bocca!

Sicuramente è li che prega che possa caderti qualche cosa dalla forchetta!

Ti fissa e tu ti senti una merda stalkerizzata, ma resisti, per il suo bene, resisti.

Gioca al rilancio e inizia a spingere col mento sui tuoi pantaloni o gonna che è già diventata piena di bava, perché quando vogliono mangiare gli scende l’acquolina.

E’ una situazione frustrante e siccome noi la notte vogliamo dormire, che facciamo?

“Amore mio solo un pezzetto di pane inzuppato con il sughetto della carne!”

W I BULLDOG

Veronica Cucco

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Vi sono mancata eh!?

Ogni tanto rifletto e mi vengono in mente certe scene strane, ora vi spiego. Esistono i cani e poi esistono i bulldog, quest’ultimi si differenziano per diecimila motivi dagli altri cani, perché noi ci rincoglioniamo di brutto e più ci dicono che sono cani problematici, più noi li giustifichiamo.

Io non vorrei dire nulla, ma sembriamo psicopatici quando lo lasciamo da qualche parte, dalla mamma per esempio!

“Ma ciao, che se dice? Che fai pe pranzo?” E’ ovvio hai i sensi di colpa, perché quando il tuo cane si trova a casa tua madre la sentirai si e no una volta ogni tre giorni, quindi la prendi alla larga e le poni le domande di rito.

“Bona la lasagna, quanno ce sto io non me la fai mai…” Qui ora inizi a fare la vittima

“A ma, me raccomanno a Ettore nun je dà niente solo le crocche sue, pesate… come sta? Aspetta a ma che te faccio la videochiamata che è figa!”

Tua madre non è stupida, ha già capito tutto, ma ti asseconda pur di non farti prendere dall’ansia.

Noi li trattiamo così, come dei figli, uguali e identici, loro sono i nostri bullbimbi pelosi, noi follemente innamorati di loro, soprattutto ce ne rendiamo conto quando andiamo in giro, infatti proprio perché sono come i ragazzini ecco che non accetti che le persone si approfittano di loro e della loro bontà. Se becchi uno a cui piacciono i bulldog e comincia a stropicciarlo ti parte l’embolo, perché ad un ragazzino non gli farebbe tutte quelle cose che fa al tuo bullo. Le sue rughe sono una calamita irresistibile alle persone, talmente irresistibile che la gente non si regola proprio!

Se provassero a fare la stessa cosa su un bambino, tornerebbe a casa gonfio come una zampogna, orecchie rosse, guance rosse, succhiotti sul collo e segni da pastrugnamento, sì! E’ tutto quello che fanno al nostro cane quando lo incontrano e non lo sopportiamo, perché siamo gelosi dei nostri bulli. Non sanno che viviamo per loro, una carezza basta e avanza poi vattene a fanculo altrimenti te cominciamo noi a torturare come fai tu col cane nostro! Insomma il bulldog è un eterno bullbimbo, e noi bullgenitori protettivi.

W I BULLDOG

Veronica Cucco

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