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D: scusi cos’ha in mezzo alle zampe?
R: le cisti interdigitali, è uno smartdog
(vediamo se la capite)
D: scusi ma cos’è questa puzza?
R: signò er buco dell’Ozono (Ozono nome del cane n.d.r.)
D: Scusi ma morde?
R: arifacce!
D: Porello ma come mai ti guardà così?

R: Sto a magnà non lo vedi? Si chiama modalità morto de fame.
D: Ma è felice sto cane?
R: si perché se fa li cazzi sua!
D: Scusi ma come mai pesa così tanto?
R: E’ depresso per colpa delle cazzate che sente quando va in giro.
D: Questo se morde te spacca!
R: no signò te ciancica e poi usa le ossa come stuzzicadenti, ma adesso non je va!
D: Ma mangia tanto?
R: Mangia? Sto abità dentro una capanna perché s’è magnato anche i muri!
D: Ma che razza è?
(Oddio l’avete letta la n°1? Mo che je risponno?)
R: E’ un bullcarlintbull, tanto a te non te cambia niente no?
D: Oh mamma quant’è brutto sto cane!
R: a signò l’oculista è in fondo a sinistra vatte a specchià con paro de occhiali novi.

Veronica Cucco

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D: ma che è un carlino?
R: no signò è er messaggero!
D: mozzica?
R: solo se ha fame e adesso ne ha tanta.
D: sbava?
R: si d’altronde è una lumaca (visto che non capiscono una mazza di razze)
D: ma non è troppo grasso?
R: invece con te se fa prima a zompatte sopra che a giratte intorno.
D: perché respira così male?
R: perchè non sopporta la puzza tua.
D: lo sa che qua il cane non potrebbe entrà?
R: infatti il mio è un bullo non un cane
D: ma questo tipo di cane mesà che soffre tanto vero?
R: eh si purtroppo a forza de vedè certa gente se mette pure a piagne.
D: ma questo non tira troppo?
R: tira si perchè non sopporta sentì tutte ste cazzate
D: sembra un maiale.
R: te sembri un maniaco
D: ma morde i bambini?                                                                                                                      R: no li ingoia direttamente
Veronica Cucco

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frigna per salire sul letto, nonostante sia in grado di farlo da solo.
Gioca solo quando decide lui.
Non si caga di striscio gli altri cani.
Scoreggia e guarda con aria smarrita, mentre tu ti precipiti ad areare la camera a gas, abitacolo auto, camera, cucina, ecc.
Se gli fai un torto è peggio di un sardo incazzato. Alla fine sei costretto ad incolparti per i danni che fa lui.
Il guinzaglio serve a te non a lui, perché è lui che porta te e non viceversa. 

Ti stalkerizza anche se apri una scatola di medicine. Vedi la metamorfosi sul muso, da bullo menefreghista di tutto quello che gli accade intorno alla modalità on: poretto me, dividi con me!
Il bulldog è quel cane che giustifichi sempre perché come riesce ad amarti lui nessun altro essere è in grado
Veronica Cucco

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Gioia era la bullina della nonna, quando nacque a casa di sua nipote Italia, la mamma bulla, addirittura la scansava, perché forse era la più piccolina e fragile dei cinque cuccioli nati. 

Gioia aveva già un’altra mamma, una mamma umana, lei la nonna. L’aveva scelta, aveva deciso che lei sarebbe diventata la sua bullmamma. La nonna aveva deciso di prenderla con se per sentirsi meno sola dopo la perdita del caro marito avvenuta poco prima.

Ben presto Gioia divenne la sua ombra, una convivenza meravigliosa.

Quando la sua bullmamma si allontanava, Gioia non mangiava. Capiva subito che qualcosa non andava. Sappiamo bene quanto soffrono la nostra assenza i nostri bulldog quando non ci siamo.

Un giorno la nonna è stata costretta a ricoverarsi, venne a prenderla un’autoambulanza, Gioia, racconta la nipote, non voleva che nessuno si avvicinasse all’auto. La nonna sentiva che il suo tempo sulla terra era giunto al termine. Dalla camera dell’ospedale supplicava la sua famiglia di non lasciare sola Gioia quando sarebbe volata in cielo, ma sua figlia e sua nipote Italia,  dovevano prenderla con se e curarla.

Il vero amore non ha tempo ed è eterno… 

Gioia viene portata in ospedale, quella sarà l’ultima volta in cui rivide la sua bullmamma.

Il 26 dicembre scorso la nonna si è spenta. Sua figlia ha deciso di prendere con se Gioia.

Il 29 dicembre la mamma di Italia tra le lacrime prende Gioia, l’abbraccia e le sussurra che la loro mamma non c’era più. Gioia, una bullina di 10 anni, capisce tutto, Gioia inizia a piangere e cercava con tutte le sue forze di raggiungere lo sgabuzzino. Nessuno delle due si spiegava il motivo.

Alle ore 14 dello stesso giorno Gioia si è lasciata morire…

Tratto da una storia vera e appena accaduta

Veronica Cucco

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La lingua del bulldog da tanti bacini,
allegra saltella e bacia i piccini,
si sveglia bagnata, è sempre affamata,
golosa festeggia la pappa arrivata.

E’ lunga, è rosa, è sempre gioiosa,
ama girare e toccare ogni cosa.

Curiosa la vedi è sempre in vedetta,
esce fuori ed è sempre perfetta.

La lingua del bulldog esprime magia,
avvicina la faccia e falla uscir via.

Veronica Cucco

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